Nella vita di coppia può talvolta accadere che si incontrino punti di stallo, momenti di routine, problematiche nell’intimità sessuale o conflitti veri e propri che rendono difficile e talvolta non più possibile il proseguo della relazione. Accade spesso che le piccole diatribe quotidiane rappresentino solo la punta di un iceberg alla cui base stanno eventi passati, incomprensioni, ferite o ritrattazioni dell’alleanza iniziale, mai esplicitate o elaborate.
Nelle coppie, in modo del tutto inspiegabile, viene sprecata una quantità enorme di energia con lo scopo di avere ragione, come se, il fatto di avere ragione o meno potesse cambiare la situazione o il modo di essere del partner. Questo comporta che molto spesso le coppie stiano di fronte al terapeuta come di fronte ad un avvocato cercando il consenso dello specialista affinchè dia ragione all’una o all’altra parte.
I partner per risparmiare tempo (e soldi) devono essere consapevoli che una terapia di coppia non consiste nello scoprire chi ha ragione ma rappresenta un luogo ove si mettono in luce le modalità dello “stare insieme” sviscerando le incomprensioni e rendendo esplicito in modo più chiaro la visione del mondo da cui ciascun membro manifesta, con modalità più o meno funzionali, i propri bisogni affettivi. Si attiva così un processo che permette ai due partner di ri-conoscersi, in un certo senso di conoscersi di nuovo, e di meglio comprendere parti di sè, dell’altro e di sè in relazione all’altro. Tutto questo permette di ritrovare e creare nuovi spazi di piacere e di intimità e di riattivare quel processo che fa della coppia un “divenire continuo” che i due partner creano giorno per giorno.
La terapia è utile anche quando i partner chiedono di essere accompagnati in un processo di separazione.